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Gli ebrei sono vissuti nell'Europa centrale e orientale per almeno mille anni. In questo lasso di tempo hanno creato una civiltà - con una lingua, una letteratura, leggi e istituzioni proprie - che ha offerto un grande contributo alla storia dell'Occidente. Oggi, però, questa presenza millenaria è ricordata dai più solo per i tragici eventi della seconda guerra mondiale, in quello che fu di fatto l'ultimo scorcio di vita del popolo yiddish. Da qui nasce il valore del lavoro di ricostruzione e divulgazione compiuto da Paul Kriwaczek. Seguendo il suo racconto riscopriamo l'esistenza di una nazione yiddish un tempo prospera e fortunata, anche se periodicamente vittima di attacchi e vessazioni - una nazione che per molti secoli fu vivaio di zecchieri, diplomatici, medici e ingegneri, oltre che insegnanti di musica, poeti e filosofi, presenti e attivi presso le corti reali e i governi d'Europa. Il fruttuoso intreccio fra la cultura ebraica e la storia europea è analizzato in profondità, ma soprattutto vengono esaminate le vicende interne del mondo yiddish: l'organizzazione delle comunità nell'Europa centro-orientale, le figure dell'ebraismo nel Medioevo e nel Rinascimento, il difficile ma proficuo rapporto con la modernità, lo spettro dell'assimilazione legata a una progressiva laicizzazione della società, e infine la diaspora in Inghilterra e negli Stati Uniti all'inizio del XX secolo.